Stranger Things: un telefilm dal sapore retrò

Mi ritrovo ad elogiare ancora una volta, un telefilm della grande N.

 Questa volta non è colpa mia, o meglio non credo sia un telefilm che sia piaciuto solo a me. Girando per internet si trovano pareri entusiasti, di persone che gridano al capolavoro, che vogliono già la seconda stagione (che purtroppo arriverà non prima dell’anno prossimo). Cosa rende cosi bella e praticamente perfetta questa serie? Tanto per cominciare è un omaggio a chi ha vissuto da adolescente gli anni 80 (poiché è ambientata in quel periodo) ma anche ai Nerd in generale, infatti si perdono e non si riesce a stare dietro a tutte le citazioni o camei che si susseguono di scena in scena. L’atmosfera iniziale è quella dei Goonies (che si presenterà spesso nel telefilm), dove dei ragazzini giocano a Dungeons e Dragons ( da poco è uscito Neverwinter su ps4 basato sul mondo di D&D, che non mi sta facendo vedere la luce del sole) dopo si trasforma in una sorta di E.T. ed in un attimo in un horror fantascientifico, intro dei capitoli alla Kill Bill (che adoro) per poi non fermarsi mai.

Telefilm Stranger Things

Senza contare poster attaccati, magliette di Karate Kid ed altri, giocattoli di Star Wars, pubblicità e canzoni come quelle dei The Clash che sembra vogliano stuzzicare lo spettatore a fare una gara a chi ne riconosca di più.

Il plot è abbastanza semplice, non fa gridare al miracolo, uno dei ragazzini scompare in modo misterioso e tutta la cittadina si mobilità per cercarlo. Peccato che sia stato rapito da un essere che viene da una dimensione parallela, che verrà chiamata “Il Sottosopra”. Il demogorgone (altro mostro di D&D) che esce dalle pareti sembra provenire direttamente da Silent Hill, la saga horror della Konami secondo me ritorna spesso lungo tutta questa stagione.

Che poi non lo dice nessuno, ma il demone “esce dalle fott*** pareti” altra citazione ad un mostro sacro del cinema.

Nel frattempo una bambina, sottoposta ad ogni sorta di esperimento psichico scappa dal laboratorio, molto simile come scena per chi ha giocato a Beyond Two Souls. Anche il sangue dal naso che esce alla bambina dopo l’uso prolungato dei poteri, ricorda la scena di The Butterfly Effect dove il protagonista aveva lo stesso tipo di problema dopo aver cambiato il corso del tempo.

Telefilm Stranger Things Beyond
Beyond di David Cage

Come storia direi di fermarmi qua, per non spoilerare nulla.

Mi viene molto difficile non scrivere tutte le citazioni che ho colto, o gli omaggi o chiamateli come volete. Ma nell’immaginario collettivo del mondo del cinema ci sono delle icone, scene, o semplici battute (come quella riferita a Lando di Star Wars) che sono difficili da dimenticare. Visto che il nostro cervello funziona per associazioni, quando vediamo i ragazzini di notte che passeggiano con la bici, ci torna alla mente E.T. e mi è sembrato che i Duffer Brothers ( i due registi) abbiano giocato molto su questo aspetto, a volte i richiami infatti sono lampanti altre un pò meno.

Tipo un inquadratura tarantiniana dal bagagliaio della macchina può essere non voluta, o invece si…

Telefilm Stranger Things Tarantino

Altre invece sono scene fotocopia come la passeggiata lungo i binari che riporta alla mente il capolavoro di Stephen King , Stand By Me. Proprio dallo scrittore dell’horror sembra siano stati ripresi i ritmi narrativi carichi di suspance.

Telefilm Stranger Things Stand By Me
Stand By Me

Si devono citare per forza altri due registi uno è Carpenter l’altro è Spielberg.

Dal primo in molte scene viene ripresa la fotografia minimalista (essenziale e geometrica) ma anche il soundtrack carico di synth, senza dimenticare l’influenza del film “La cosa”.

Del secondo invece si fa fatica ad elencare tutti gli omaggi che vengono fatti ai suoi film, tanto che sembra essere presente la sua figura all’interno del telefilm.

Un aspetto che mi è piaciuto molto è il come siano state raccontate le 3 diverse generazioni (bambini-teenager-adulti) mai carico di cliché o scene forzate: i bambini non sono i classici ingenui, anzi danno del filo da torcere a tutti quanti, I teenagers non si perdono in dialoghi o situazioni alla “Disney Channel” ed i genitori sono sempre pronti ad aiutare le generazioni più giovani in modo attivo, partecipando direttamente all’azione senza mai farsi da parte.

 Il ritmo del telefilm, tra fotografia sublime e soundtrack elettronico è perfetto, subito forte all’inizio, rallenta nel mezzo della puntata per poi arrivare al cliffhanger che ci farà andare direttamente alla puntata successiva.

Telefilm Stranger Things Minority Report
Minority Report

Altro aspetto interessante è che nel corso del telefilm ( 8 puntate, quindi in breve tempo) vi è una crescita spaventosa: comincia in un modo che sembra voglia girare attorno al tema fantascientifico, a tratti quasi comico, per diventare un prodotto adulto e profondo che tocca l’apice nell’ultima splendida puntata. Questi temi profondi cercherò di analizzarli nel prossimo articolo.

Che scriverò quando avrò finito Neverwinter.